Ricalcolo tariffe CUP agli indici ISTAT: una pratica potenzialmente illegittima

Negli ultimi mesi del 2024, diverse amministrazioni comunali hanno optato per l’aumento delle tariffe del Canone Unico Patrimoniale (CUP), collegandone il valore agli indici ISTAT relativi al costo della vita.

Istituito circa sei anni fa con la Legge Finanziaria 160 del 2019,  ma entrato in vigore nel 2020, il CUP ha preso il posto della Tosap (Tassa per l’occupazione di Spazi ed Aree Pubbliche), della Cosap (canone per l’occupazione Spazi e Aree Pubbliche) e dell’ICP (Imposta Comunale sulle Pubblicità).

L’introduzione del nuovo canone aveva generato grandi aspettative tra gli operatori del settore della cartellonistica stradale, soprattutto in virtù della sua natura di “unico”, sancita dall’articolo 1, comma 816, della legge 160/2019.

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